Lo smaltimento dei rifiuti elettronici è molto complesso.. D’altronde, sono tra i rifiuti più pericolosi per l’ambiente, in quanto composti da materiali non solo non biodegradabili, ma che rimangono integri nei secoli e nei millenni. Inoltre, spesso e volentieri sono realizzati con materie prime che, se disperse nell’ambiente, si rivelano tossiche.
Per le aziende che producono rifiuti elettronici è necessario affidarsi a un partner in grado di rispondere efficacemente alle proprie esigenze, in modo da ridurre al minimo l’impegno per lo smaltimento e, se possibile, immettere i rifiuti nel circolo virtuoso del riciclo. Una soluzione, questa, che diminuisce l’impronta ecologica dell’azienda e che giova all’ambiente.
A chi affidarsi? Il nome di punta del settore è Ecoschino Srl.
Ne parliamo qui, fornendo una panoramica dello smaltimento dei rifiuti elettronici in ottica riciclo e offrendo alcune informazioni su Ecoschino Srl.
Perché i rifiuti elettronici sono pericolosi
I rifiuti elettronici sono pericolosi per due motivi. Nella migliore delle ipotesi, sono composti da materiali che non vengono smaltiti in modo naturale e che possono durare per un tempo incredibilmente lungo. Il riferimento, in questo caso, non è tanto ai metalli, bensì alle plastiche.
In secondo luogo, una classe specifica di rifiuti elettronici, chiamati per l’appunto RAEE “pericolosi” contengono al loro interno materiali potenzialmente dannosi per il suolo.
Della prima categoria, che potremmo definire come RAEE semplici, fanno parte le stampanti, le fotocopiatrici, i computer fissi, gli scanner. Della seconda categoria fanno parte i pc portatili (in quanto dotati di batteria), le sorgenti luminose come le lampade a vapori di sodio, i televisori, i monitori, i frigoriferi.
Lo smaltimento dei rifiuti elettronici messo in atto dalle aziende segue regole diverse dallo smaltimento dei rifiuti elettronici che devono mettere in pratica le persone fisiche. Se queste ultime sono chiamate a conferire nelle isole ecologiche o nei punti di raccolta predisposti dal comune; le aziende devono rivolgersi a partner specializzati e autorizzati. Dunque, l’impegno organizzativo è più gravoso.
Vale la pena, dunque, fare affidamento a società specializzate non solo nel ritiro, ma anche all’acquisto di tali rifiuti e quindi alla rivendita alle imprese dedite al riciclo. In tal modo, si innesca una dinamica win-win. L’azienda trasforma un prodotto di scarto in un guadagno, la società di raccolta guadagna dalla rivendita, la società di riciclo guadagna dalla vendita delle materie prime. Materie prime che, per inciso, possono essere acquistate dalle aziende medesime, che devono affrontare costi sempre più elevati per l’approvvigionamento.
Come avviene lo smaltimento dei rifiuti elettronici
Lo smaltimento dei rifiuti elettronici e il conseguente riciclo seguono delle fasi ben precise. Ecco quali.
- Stoccaggio. Molto banalmente, i “RAEE” vengono stoccati in attesa del trattamento.
- Bonifica. Questa fase consiste nell’eliminazione dei materiali tossici o pericolosi nell’immediato, come i liquidi refrigeranti dei frigoriferi,, il mercurio etc..
- Separazione dei materiali. I metodi sono numerosi, ma in genere si utilizzano i campi elettromagnetici. In tal modo, è possibile separare, per esempio, il metallo dalla plastica.
- Triturazione e compattamento. Questa fase è fondamentale per ridurre il volume e agevolare i trattamenti successivi.
- Trasformazione. Ogni materiale ha il suo metodo. Per esempio, il metallo viene fuso e posto in appositi stampi a lingotto.
Secondo l’immaginario collettivo, dai RAEE è difficile ricavare qualcosa di buono, almeno rispetto agli altri oggetti. In realtà, se le fasi vengono gestite correttamente, è possibile riutilizzare l’80% della loro massa. Ciò significa che solo il 20% finisce nelle discariche indifferenziate. Un dettaglio non di poco conto, e che vanta conseguenze sia dal punto di vista economico (risparmio e riutilizzo) sia dal punto di vista ambientale. In buona sostanza, riciclare i rifiuti elettronici significa fare del bene all’ambiente.
Un’opportunità per unire l’utile al dilettevole
Ecoschino è il partner più affidabile per chi vuole trasformare l’obbligo di smaltimento dei rifiuti elettronici in un’occasione di guadagno e per fare del bene all’ambiente.
Ecoschinio spicca per un approccio trasparente, che gli consente di porsi al fianco delle aziende. Per esempio, i materiali vengono pesati non appena giungono in sede, i pagamenti vengono effettuati nell’immediato. Le quotazioni sono dichiarate ufficialmente, e procedono da quelle ufficiali.
Per inciso, Ecoschino non si occupa solo di rifiuti elettronici, ma accoglie tutte le tipologie di rifiuto. Ha il “pallino” dei metalli, che sono in effetti i più facili da riciclare, ma non disdegna carta, plastica etc.